Settembre: il mese d’oro per il prato

Dopo i mesi estivi, con il sole cocente di luglio e agosto, il prato arriva a settembre spesso affaticato: il caldo, la scarsità d’acqua e le possibili malattie fungine lasciano segni evidenti.
Eppure, proprio adesso, il tappeto erboso trova le condizioni ideali per rinascere: giornate più fresche, notti umide, piogge più frequenti e una luce ancora abbondante.
È il momento di agire, seguendo una serie di interventi che, se eseguiti bene, garantiranno un prato fitto, verde e resistente per i mesi invernale e l’annata successiva.


Arieggiatura e gestione del feltro

Camminando sul prato, potresti notare uno strato soffice e spugnoso sotto i piedi: è il feltro, un insieme di residui vegetali e radici morte accumulati in estate.
Se supera i 2-3 mm, diventa un tappo che blocca acqua, aria e nutrienti.

L’operazione di arieggiatura serve proprio a romperlo e rimuoverlo.
Si esegue con un arieggiatore a lame verticali o con un rastrello apposito, passando in più direzioni per “pettinare” il prato e liberarlo.
Il risultato immediato può sembrare drastico, con ciuffi di erba sollevati e piccoli spazi vuoti, ma è la base per un’erba che respira e ricresce vigorosa.


Concimazione rigenerante

A settembre la concimazione non è un’opzione, ma una necessità.
Dopo la fatica estiva, il prato ha bisogno di azoto per produrre nuove foglie e di potassio per rinforzare radici e tessuti.

Se il tappeto erboso appare indebolito, usa un concime con alta percentuale di azoto a pronto effetto: l’erba risponderà in pochi giorni con un verde intenso.
Se invece è in buona salute, preferisci un concime a lenta cessione, che rilasci nutrimento gradualmente, evitando picchi di crescita.

Distribuisci il prodotto con uno spandiconcime, mantenendo un dosaggio uniforme (circa 30-35 g/m²). Dopo l’applicazione, irriga leggermente per favorire l’assorbimento.


Risemina e infittimento

Settembre è il mese perfetto per la risemina, perché le nuove piantine trovano terreno caldo e aria fresca, germinano rapidamente e si radicano prima dell’inverno.

Dopo l’arieggiatura, semina nei punti diradati, distribuendo uniformemente il seme e coprendo leggermente con sabbia fine o terriccio da prato.
Mantieni il terreno costantemente umido fino alla germinazione.
Nel giro di poche settimane, i buchi si riempiranno e il prato sarà più denso, rendendo difficile l’ingresso alle infestanti.


Taglio regolare

Con il ritorno delle piogge e delle temperature miti, la crescita dell’erba accelera.
Taglia regolarmente, mantenendo l’altezza ideale:

  • 3,5 cm per loietto e poa pratensis

  • 4,5 cm per la festuca arundinacea

Non rimuovere mai più di un terzo dell’altezza in un solo taglio: così l’erba rimane forte e non subisce stress.
Controlla anche che le lame del rasaerba siano ben affilate, per evitare strappi che rendono le foglie vulnerabili alle malattie.


Irrigazione

In settembre, le piogge riducono la necessità di irrigare, ma non sempre sono sufficienti.
Quando non piove per più di una settimana, esegui un’irrigazione abbondante (15-20 mm) e poi lascia riposare il terreno per 3-4 giorni.
È importante continuare questa regola anche in autunno, perché un prato che entra in inverno ben idratato sopporta meglio il freddo e le gelate.


Conclusione

Settembre è il mese in cui il prato si rinnova e si gettano le basi per un manto erboso sano, fitto e resistente.
Lavorare ora significa non solo riparare i danni dell’estate, ma regalarsi un prato che sarà una soddisfazione per tutto l’anno.

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